Ciao!

Mi presento.
Mi chiamo Ilaria e…

ti racconto che makeatrip.it ha iniziato a prender forma nel 2010, come blog di viaggi su WordPress, inizialmente chiamato “i diari di misher.too”, in cui condividevo i diari di bordo dei viaggi che facevo in camper.

ragazza che viaggia in Grecia

Solitamente, prima di intraprendere un viaggio, mi soffermavo a leggere i tantissimi diari di viaggio scritti dagli altri camperisti.
Li trovavo utilissimi, mi ci perdevo ogni volta che ne aprivo uno, tutti così personali e pragmatici.

Questi veri e propri racconti di viaggio, così mi piace chiamarli, spesso mi indicavano le coordinate gps per le soste libere in camper, o per paesaggi incontaminati; mi narravano di ristoranti tipici o di fontane a cui fare piccoli rifornimenti d’acqua o, ancora, punti più o meno accoglienti o addirittura pericolosi.

Da lì, stilavo il mio tour e definivo come ipoteticamente dividere le giornate a disposizione, in base ai luoghi che mi sembravano più interessanti da esplorare.

Tendenzialmente si trattava di sosta libera, sempre fatta senza danneggiare né le attività locali (e.g. parcheggiare davanti ai ristoranti, oppure aprendo tendalini in zone con spazi limitati) né l’ambiente attorno (e.g. scaricare le acque grigie/nere in strada). Erano quindi previste anche delle soste in campeggi o aree attrezzate a pagamento, per rifornire i serbatoi d’acqua, per smaltire le acque, o semplicemente per rilassarsi un po’. Viaggiare in camper è un’indescrivibile avventura ma spesso può rivelarsi ardua, se non lo si fa sostando esclusivamente nei campeggi o aree attrezzate.

Non molti sanno che…
nel 2014 ho vissuto 2 mesi in camper!

Non ero in giro per il mondo ma ero ferma nel camping per cui lavoravo; tutto l’inverno ne gestivo la parte social, la SEO, la grafica e la comunicazione, e d’estate mi occupavo anche di organizzare le escursioni nei dintorni di Palinuro.
Togliendo i 2 mesi ininterrotti di lavoro, senza nemmeno un giorno di riposo, e le varie problematiche che può avere un camper fermo (formiche, allagamenti, pompa saltata, etc.) è stata una bellissima esperienza!
E, a prescindere da tutto, consiglio di fare almeno una volta nella vita un viaggio in camper!
Può rivelarsi un’esperienza davvero importante, che vi rimette in contatto con la terra.

Il mio primo viaggio a 5 anni

escludendo i vari viaggi in Maremma Toscana, fatti per riunire la famiglia, e quelli per le vacanze, il mio primo vero viaggio può considerarsi quello a Tenerife; il mio primo volo preso, l’unico viaggio con mamma e papà assieme, l’esplorazione di un vulcano, la scoperta.

Sento il viaggio come un’attitudine e una necessità; mi appassiona immaginare di respirare odori mai sentiti, vivere spazi così diversi da quelli che i miei occhi vedono abitualmente, assaporare piatti tipici delle migliaia di culture esistenti, rieducare la mia mente.

Dove sono adesso

sono nata a Napoli nel 1986, ho vissuto molti anni a Caserta per poi trasferirmi nel 2015 a Milano, all’età di 29 anni.
Ho lasciato il lavoro, una casa, la famiglia e gli amici, alla ricerca di qualcosa di più stimolante, che mi permettesse di crescere anche professionalmente.
Milano nel 2015, era nel pieno dell’EXPO; ma era estate, faceva davvero caldo, e per 2 mesi era tutto per così dire, fermo.
Ho dovuto riprendere i lavori che facevo durante l’università e attinto dal mio conto per vivere i primi mesi, anzi forse i primi anni; il costo della vita a Milano è in proporzione molto più alto rispetto a quello del sud, ma ha i suoi vantaggi che sono, poi, quelli che mi hanno fatto diventar da subito una cittadina milanese: servizi maggiori e quasi sempre efficienti, contesti sociali diversi, eventi, innovazione, fermento creativo, più scelta lavorativa, istituti di formazione all’avanguardia, coworking, FabLab, attenzione al design… e la vicinanza a luoghi magnifici che non avevo ancora avuto la possibilità di visitare.

Vivo ancora a Milano, ma ho quasi 34 anni 🙂 e molte cose son cambiate.
Attualmente lavoro come UX Designer per un’azienda di consulenza e, da più di un anno, lavoro full time per un nostro cliente.
Il blog, quindi, nasce e resiste al tempo solo per passione, e non rappresenta per me alcuna fonte di guadagno economico.

Il mio sogno è quello di migliorare la vita delle persone che affrontano la malattia, e di supportarli ed assisterli attraverso la tecnologia; io stessa sono affetta da una patologia cronica progressiva, chiamata endometriosi, e spesso mi sono sentita abbandonata dato che, ad oggi, non esiste alcun tipo di informazione o assistenza valida per una malattia così diffusa;
anche per questo mi piace pensare che, della cooperazione fra tecnologia e lo studio del comportamento umano, si possano ancora raggiungere traguardi di forte impatto sulla qualità delle vita delle persone.

Perché un blog?

Perché a volte bisogna fare ciò che l’istinto ci dice di fare; a me piace da sempre scrivere e condividere, viaggiare e fotografare; creare, imparare, cucinare e mangiare… cosa c’è di meglio di un blog per tutto questo?!

Ecco il motivo per cui, nel mio blog, parlerò di cibi tipici ed allo stesso tempo di obiettivi fotografici, o di ricerche in campo psicologico, di viaggi insoliti o dei più gettonati, della nostra bellissima Italia o del mio amore immenso per la pura Grecia con il suo accogliente popolo (“italiani, una faccia una razza” dicono).

Buona lettura!
Ilaria

Meteore – Tessaglia, Grecia

 

Monemvasia – Peloponneso, Grecia

 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può, pertanto, considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
L’autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy.
L’autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.