Appunti di viaggio in camper di Daniele

Isola Eubea in camper

Agosto 2014

Il posto migliore per entrare nell’isola di Evia, arrivando da nord, è Glyfa (ca. 30 € camper +2adulti+1bimba) per  20 minuti di traversata, sulla mappa è il segnaposto rosso.

Si sbarca ad Agiokampos,; da li siamo andati a Loutra Eidipsou, posto molto rinomato in tutta la Grecia per le sue terme. Qui si può sostare sul molo ed andare a piedi, ca 1km alle terme che si trovano in fondo al lungo mare (sinistra guardando il mare) prendendo la strada che sale. A prezzi modici, si possono fare bagni termali, massaggi, e vasche idromassaggio. I bambini non possono entrare in acqua per via dei metalli pesanti.

Da qui torniamo verso la costa nord e ci fermiamo a Pefki, paesino sulla costa nord abbastanza anonimo ma con possibilità di sosta camper in fondo al lungo mare, presenti delle docce per eventuale carico di acqua. Buono per la notte. Mare non eccezionale ma tramonto da favola.

 

La prossima sosta che abbiamo fatto è Ellinika. Abbiamo tribolato molto per trovare questa spiaggia, utilizzando google maps però alla fine ce l’abbiamo fatta.

Seguendo la statale si arriva ad Ellinika, si svolta verso il mare direzione Ag. Nikolaos ,dopo circa 5-600 metri c’è un bivio; li si svolta a destra e si raggiunge la spiaggia indicata dalla freccia verde, spiaggia molto bella, spazio per 1 max 2 camper se piccoli. La spiaggia è quasi deserta e la notte si è completamente soli. Nessun servizio. Noi abbiamo passato una notte in solitario, tranquillissima.

Proseguendo verso sud sulla 77 si arriva ad Agia Anna, paese tranquillo con lidi e taverne, abbiamo passato la mattina, fatto rifornimento alimentari e proseguito verso sud alla ricerca di Kria Vrisi.
Per arrivare a Kria Vrisi si prosegue sulla statale, una volta arrivati a Kirintos, si svolta verso il mare (freccia arancio, e si segue la strada per arrivare alla spiaggia (segnaposto rosso). Qui trovate una bella spiaggia ampia, con possibilità di sosta camper in riva al mare con doccia per carico acqua. E’ presente anche una kantina sulla spiaggia.

Ci spostiamo a Chalkida, il capoluogo dell’isola Eubea, la troviamo molto incasinata, caldissima (41° alle 19) e con poca possibilità di sosta tranquilla, dunque decidiamo di raggiungere Kalamos, di nuovo sull’altra costa. Ci fermiamo a dormire sul tragitto visto che è tardi in un parcheggio, e la mattina presto raggiungiamo Kalamos. Questa è la prima spiaggia “inflazionata”, studios, taverne e tanto turismo, ma il posto è bellissimo e ne vale la pena. L’accorgimento principale è quello di arrivare la mattina presto perché c’è un parcheggio che va riempiendosi ed è molto in pendenza. Alcuni posti sono in leggera pendenza e per aggiudicarseli bisogna arrivare presto.

Freccia verde, Chalkida, segnaposto Kalamos.

La spiaggia di Kalamos, affollata di giorno, ma stupenda. La notte si rimane da soli nel parcheggio ed è possibile cenare in una delle tante taverne presenti.

Da qui ci spostiamo a sud verso Marmari, lo spostamento è abbastanza lungo anche per le condizioni della strada non molto bella e la presenza di molti mezzi pesanti.

Marmari è una bella cittadina, si sosta a nord del paese in una delle varie calette tranquille. Noi abbiamo passato la giornata nella seconda caletta, dove c’è anche una kantina, con doccia e wc kimico, e uno spiazzo sulla destra della strada dove parcheggiare il camper. La notte invece abbiamo proseguito nella caletta seguente dove c’è un lungo mare e la sosta è più tranquilla non essendo su una strada di passaggio.

La sera è possibile fare un giro in paese a Marmari, basta tornare indietro e parcheggiare il camper sul molo dei traghetti. Da li si può cenare in taverna, mangiare un gelato, fare una passeggiata sul lungo mare (chiuso al traffico la sera) e poi tornare a dormire dove descritto prima.

 

Karistos

Karistos è un sogno per noi camperisti. La città è carina, si può dormire tranquillamente sul lungomare a nord del paese dove ci sono anche le docce, mentre di giorno si può esplorare la parte nord che è un catalogo di spiagge eccezionali e semi deserte, la scelta è ampissima, basta esplorare la miriade di stradine asfaltate che “venano” le colline che si affacciano sulle calette. Provare per credere!

Daniele